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Come riciclare l’acqua di cottura delle patate
Adottare modelli di consumo sostenibili e ridurre gli sprechi è importantissimo, in particolare per contrastare il fenomeno del food waste. La patata è tra gli alimenti più versatili e (ri)utilizzati in cucina. Anche l’acqua di cottura delle patate può essere riutilizzata. Come? Esistono quattro modi semplicissimi:
- L’amido delle patate, rilasciato in cottura, rende l’acqua un addensante naturale, perfetto per salse, brodi e sughi che otterranno così una consistenza più densa e un sapore più intenso. È inoltre un addensante gluten free, perfetto quindi per preparare prodotti da forno adatti per chi è intollerante al glutine.
- L’acqua di cottura delle patate, ricca di amido, appunto, può essere impiegata per impastare pane, pizza e lievitati, otterrete un composto morbido e facilmente lavorabile.
- Sostituitela al latte per preparare il purè. Se non avete il latte in casa, oppure siete intolleranti al lattosio, l’acqua di cottura delle patate è un buon sostituto per la preparazione del purè di patate
- I minerali contenuti nell’acqua di cottura delle patate rafforzano le piante da giardino, da balcone e da interno, quindi può essere utilizzata per annaffiarle. Ma attenzione, non bisogna aggiungere sale. Basta far raffreddare l’acqua di cottura delle patate e annaffiare le piante.
L’acqua non è una risorsa inesauribile, pertanto deve essere preservata e riutilizzata quando è possibile, nell’ottica di un risparmio consapevole.