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Tartufo: un dono della natura

Il tartufo è un fungo ipogeo cioè sotterraneo a forma di tubero. Vive in simbiosi con alcune piante dalle quali prende le sostanze nutritive di cui ha bisogno. Si trova in ambienti poco inquinati, dove l’aria è pulita. Le zone più importanti di produzione sono Alba, comune italiano in provincia di Cuneo, alcune zone della Toscana, dell’Umbria, della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Non essendo coltivabile non è facile trovarlo e questo contribuisce a renderlo un prodotto unico.

Black truffles tuber on leaves

Per la raccolta del tartufo viene stilato un calendario che dev’essere rispettato. In base alla tipologia di tartufo c’è un periodo dell’anno dedicato alla raccolta. Dapprima i trovatori di tartufi erano i maiali, poi si è preferito utilizzare i cani e oggi sono nate delle vere e proprie scuole di addestramento per cani da tartufo.

Quanti tipi di tartufo esistono in natura?

In natura esistono tantissime tipologie di tartufo: ne sono state contate più di sessanta. Tuttavia quelle commestibili sono soltanto nove e tra queste solo sei si trovano in commercio:

  • Tartufo bianco è molto raro, la sua superficie è vellutata, il colore è tra il bianco e il giallo. Il suo aroma ricorda quello del formaggio stagionato.
  • Tartufo nero scuro all’esterno e rossiccio all’interno, ha un sapore armonioso tendente al dolciastro
  • Tartufo uncinato nero all’esterno e color nocciola all’interno. Il suo tratto distintivo è nel suo profumo.
  • Tartufo Estivo è nero e per il suo colore potrebbe essere confuso, ma ha prezzi molto meno proibitivi.
  • Tartufo Moscato E’ nero all’esterno e brunastro all’interno. Il suo aroma ricorda la noce moscata.
  • Tartufo bianchetto è più diffuso rispetto a quello bianco e perciò più economico. Il suo odore è simile all’aglio.

Come conservare il tartufo?

Il tartufo andrebbe consumato fresco, nel giro di pochi giorni al massimo. Per conservarlo bisogna avvolgerlo in un tovagliolo o meglio ancora ad un foglio di carta assorbente di carta e metterlo all’interno di un barattolo in frigorifero cambiando il tovagliolo ogni giorno per evitare che si crei umidità. La temperatura ideale di conservazione si aggira intorno ai 5 gradi. Se conservato correttamente il tartufo nero si mantiene in ottimo stato anche fino a 15 giorni, mentre quello bianco va consumato entro 7 giorni.

Il tartufo in cucina

Il tartufo bianco prevede un consumo a crudo, a impiattamento terminato. Questo perché perde più di quello nero in sapori e profumi, quindi non va in cottura con il resto degli ingredienti.  I tartufi neri, dal momento che mantengono di più le proprie caratteristiche organolettiche, vengono impiegati anche per salse di accompagnamento o durante la mantecatura.

Ricette con il tartufo

Il tartufo più di altri ingredienti va sperimentato. Il suo prezzo è molto alto quindi va impiegato per cui in cucina viene impiegato in piccole dosi: grattugiato accompagna deliziosi piatti, conferendo loro un gusto deciso e avvolgente. Il tartufo è un ingrediente molto versatile: le patate sono un uno dei grandi classici in cucina a cui potete abbinare il tartufo. Ma è possibile abbinarlo anche a carni rosse, uova, pasta, risotto e verdure.


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